Purtroppo lo stiamo scrivendo da tempo e non poteva che succedere, la campagna violentemente islamofoba che le centrali sioniste hanno pianificato ed intensificato negli ultimi mesi in Italia, adesso punta direttamente e senza più mediazioni di sorta a coloro che scendono in piazza per protestare contro i crimini reiterati dello stato sionista.
L’imam Shanin, figura conosciuta della comunità musulmana di Torino, vive in Italia da 20 anni, è INCENSURATO, non ha commesso nessun reato ma ha affermato quello pensano milioni di italiani sulle cause del 7 ottobre, nella terra di Palestina dove è 7 ottobre tutti i giorni, dal 1948. Dopo la notizia del suo arresto, politici, influencer, giornalisti, semplici attivisti, appartenenti alla destra governativa e non solo hanno inneggiato all’espulsione di Shanin, come se questo fosse il “trofeo” che aspettavano i loro sostenitori che vorrebbero più sicurezza nelle proprie strade, nelle scuole, nelle periferie ma a cui viene raccontato che questi problemi derivano dall’ Islam e dai musulmani, una tragica mistificazione che sta purtroppo dando i risultati attesi dagli esecutori degli ordini di Washington e Tel Aviv. Colpendo gli attivisti pro-Palestina nell’anello più debole, gli stranieri a cui può essere revocato il permesso di soggiorno per motivi di ordine pubblico, anche se si tratta di residenti da decenni e, lo ripetiamo, incensurati, il governo vuole intimidire le piazze e indebolire la protesta che è tutt’altro che scomparsa, anche se i media ne parlano solo in occasione di una vetrina rotta ed un cassonetto bruciato.
Siamo davanti ad una ulteriore svolta nell’israelizzazione della nostra società, chiunque contribuisca a far crescere questo clima d’odio verso cittadini stranieri di religione musulmana è un alleato chiaro ed oggettivo dell’oppressore sionista, senza se e senza ma.
Tempo fa avevamo scritto che la quasi totalità dei partiti cosiddetti sovranisti in Europa era inserita nel dispositivo dell’hasbara sionista, la stessa cosa sta succedendo in Italia.
Basta ipocrisie, è il momento di gridare NO a questa aberrazione, i sostenitori conclamati di Tel Aviv sanno cosa fare, chi a vario titolo sostiene la lotta del popolo palestinese non può tirarsi indietro, diversamente sarà una pedina in più, asservita alla causa nemica.
Terra dei Padri Movimento Eurasiatista