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Найдено 31858 постов

Ucraina: ora tutto e´possibile

Tutti sono adirati contro Macron perche´ha rivelato i piani troppo presto.
Francia e Romania interverranno in Transnistria e Odessa.
Contemporaneamente Polonia e stati baltici entreranno nell´Est.

Sia per la Nato che per la Russia la vittoria, e soprattutto la sconfitta, e´una questione esistenziale.
Per la Nato sarebbe la sconfitta dell´ideologia occidentale che l´Occidente grazie alla sua superiorita´ha il diritto di dominare il resto del mondo, per la Russia sarebbe la fine della Federazione Russa.

Baffingtonpost

Umberto Pascali: "Il partito repubblicano americano è spaccato"

Видео/гифка, 2561 сек, Umberto_Pascali_Il_partito_repubblicano_americano_è_spaccato.mp4

Брифинг М.Захаровой, Москва, 25 апреля 2024 года https://youtu.be/L_F5DIFjDqc?si=3IU2ZUasMwyPiZTq

🇫🇷 Macron: Se diciamo che l’Ucraina è una condizione necessaria per la nostra sicurezza, che in Ucraina è in gioco non solo la sovranità e l’integrità territoriale di questo paese, che è già un fattore chiave, ma anche la sicurezza degli europei, non dovremmo hanno dei limiti?

“Ma questa guerra, che coinvolge una potenza nucleare che usa armi nucleari nella sua retorica, è senza dubbio solo la prima fase delle tensioni geopolitiche con cui l’Europa deve imparare a convivere”,
ha detto Macron.

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Видео/гифка, 73 сек, video_2024-04-25_13-43-53.mp4

🇫🇷🇷🇺 Nel frattempo qualcuno ha messo questo sulla recinzione dell'ambasciata francese a Mosca 👀

Видео/гифка, 10 сек, video_2024-04-25_13-42-07.mp4
Ambasciata Russa in Italia/Посольство РФ в Италии
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⚡️Commento dell'Ambasciata della Federazione Russa
nella Repubblica Italiana
 
❗️Il Ministro degli Affari Esteri della Repubblica Italiana Antonio Tajani, in un'intervista al quotidiano romano "Il Messaggero", pubblicata il 24 aprile 2024 in occasione del giorno della Liberazione dell'Italia dal fascismo e dall'occupazione nazista, si è permesso di affiancare ai partigiani italiani e ai soldati della coalizione anti-hitleriana, eroi principali della Festa, i combattenti ucraini, compresi i neonazisti del battaglione  "Azov"*, nonché di altre analoghe formazioni.

Chi, meglio del massimo Responsabile della politica estera italiana, dovrebbe sapere che gli adepti dell'attuale regime di Kiev, giunti al potere nel 2014 in seguito a un sanguinoso colpo di stato, agiscono come eredi ideologici e come seguaci politici dell'idolo del movimento nazionalista ucraino, Stepan Bandera, e dei suoi complici che hanno alacremente collaborato coi nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale. Qualcuno dovrebbe ricordare all'egregio Vice Premier italiano che, all'epoca, per mano dei nazionalisti ucraini, sono morte centinaia di migliaia di russi, ucraini, ebrei, polacchi, e che ancora oggi gli abitanti dell'Europa orientale ricordano le atrocità di costoro, atrocità che, per ferocia ed efferatezza, superavano spesso i più disumani carnefici tedeschi.

Sarebbe bello se il Ministero degli Esteri italiano prestasse infine attenzione all'odierna attività di questi cosiddetti "combattenti per la libertà", i quali, secondo la peggiore tradizione di Bandera, hanno già perpetrato dozzine di atti terroristici nel loro Paese e continuano a seminare il terrore in Russia: tra le loro vittime designate ci sono anche filosofi, scrittori, giornalisti, politici e pacifici civili innocenti. Sarebbe bello se il Ministro Tajani volgesse lo sguardo a ciò che i nazionalisti ucraini adesso stanno facendo sullo stesso territorio italiano, dove - seguendo gli ordini del presidente Zelensky - hanno già iniziato a compilare le liste di proscrizione con i nomi degli italiani che non vanno loro a genio.

*Organizzazione terroristica illegale nella Federazione Russa
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L’Ucraina intensificherà gli attacchi a lungo raggio in Russia, afferma il capo della difesa del Regno Unito

L'ammiraglio Sir Tony Radakin afferma al FT che nuovi aiuti militari aiuteranno Kiev a rimodellare la "difficile" lotta terrestre contro Mosca.
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𝕀ℕ𝕊𝕀𝔻𝔼ℝ ℚ 𝕀𝕋𝔸𝕃𝕐 🇮🇹
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🪦 A Ramenskoye sono apparse sulle lapidi le immagini di Biden e Zelenskyj.

I ritualisti definivano il presidente americano uno “sponsor della guerra” e il presidente ucraino un “nemico del popolo”.

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Andrea Zhok
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Da allora sono passati altri tre decenni. Una volta l’anno, in occasione della festività nazionale del 25 aprile, si rinnovella la sceneggiata dell’antifascismo in assenza di fascismo. La Russia si è riconciliata con il zarismo e con il comunismo, la Cina si è riconciliata con il celeste impero e con la Rivoluzione Culturale, persino gli USA hanno riconciliato i fronti della guerra che ha ucciso più americani nella storia, la guerra civile tra Nord e Sud. Ma se dovessimo prendere sul serio il discorso dell'odierno mainstream nel passato nazionale tra il 1922 e il 1945 non c'è niente da comprendere, solo da abiurare. La parola d’ordine dell’antifascismo serve oramai soltanto a ricompattare le truppe dei liberali di sinistra (così come l’anticomunismo serve a compattare le truppe dei liberali di destra). Nonostante esistano oramai approfondimenti e analisi storiche dettagliate e intelligenti del fenomeno storico del fascismo (tra tutti ricordo la vasta opera di Emilio Gentile), la paroletta “fascismo” (come quella “antifascismo”) viene usata come un guscio vuoto, un riflesso pavloviano, una suggestione emozionale che galleggia sulla più totale ignoranza storica.

Ed è solo così che può accadere che proprio chi più si riempie la bocca di antifascismo:
1) giustifica (o finge di non vedere) una ferrea censura sui mezzi di comunicazione, come fece il fascismo;
2) accetta che carriere vengano fatte e disfatte in base all'accordo o disaccordo ideologico con le verità di regime, come fece il fascismo;
3) accetta che non esistano più organismi capaci di difendere i lavoratori, come avvenne col fascismo;
4) considera normale ed anzi auspicabile che la ricerca scientifica sia asservita agli interessi e scopi dei ceti dirigenti, come accadde durante il fascismo;
e sempre in analogia col ventennio:
5) manipola serenamente e spudoratamente la storia e l’informazione per dar man forte all'ideologia dominante;
6) permette a gruppetti di autonominati guardiani dell’ortodossia di bullizzare i dissenzienti;
7) svuota il diritto di voto limitando le opzioni votabili a varianti di un’unica e sola agenda (There Is No Alternative);
8) impone e incentiva un’ortodossia linguistica ed espressiva, e ghettizza chi non vi si conforma (Politically Correct);
9) consegna all'oblio, emenda forzosamente o distrugge, prodotti culturali (presenti o passati) ritenuti 'immorali', 'diseducativi', ecc. (Cancel Culture);
10) permette la discriminazione di intellettuali, sportivi e artisti sulla sola base della mancata adesione ad un paradigma ideologico o della nazionalità di appartenenza (qui siamo persino un po’ oltre quanto fece il fascismo).

Ecco, quando una parola viene brandita come un’arma, come un insulto, risparmiandosi un’analisi dei suoi contenuti effettivi, può accadere che quei contenuti ritornino in forma persino peggiorativa, crescendo nascosti dall’ombra gettata da quella parola.

E qui, qualcuno dirà che, dopo tutto, almeno oggi le classi dirigenti del Partito Unico Liberale non ci hanno condotto ad una guerra catastrofica, come fece il Partito Nazionale Fascista.

Eh già, ma dategli tempo.

Andrea Zhok
: 7'026 | на пост: 26'223 | ER: 93.5%
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COSA CRESCE ALL’OMBRA DELL’ ODIERNO ANTIFASCISMO?

La festa del 25 aprile, come celebrazione della liberazione dell’Italia dal nazifascismo, fu istituita subito dopo la guerra, il 22 aprile del 1946 con regio decreto (l’Italia era ancora un regno e non una repubblica; il referendum si sarebbe tenuto due mesi dopo). Se si pensa alla scelta della data, il significato inizialmente inteso è piuttosto chiaro: si trattava di affermare le autorità italiane (a partire dal re) come interlocutori delle potenze occupanti, nonostante l’ovvia compromissione con il fascismo. Per farlo si richiamava la data del 25 aprile 1945, quando il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia aveva proclamato l’insurrezione generale contro le rimanenti truppe nazifasciste, pochi giorni prima dell’arrivo delle truppe alleate (il suicidio di Hitler nel bunker di Berlino è di 5 giorni dopo, il 30 aprile). Con l’istituzione della festività si intendeva manifestare all’interno, ma soprattutto all’estero che l’Italia era altra cosa rispetto al fascismo.

Negli anni del dopoguerra la festività del 25 aprile venne investita di un ulteriore ruolo di compattamento del nuovo arco costituzionale che doveva prendere le distanze dalle ampie rimanenze del regime fascista all’interno delle istituzioni (a partire dalla magistratura). In quel periodo e fino a quando quella generazione non si esauriva, dunque fino agli anni ’70 circa, la celebrazione e più in generale la rivendicazione di antifascismo aveva un ruolo politico ben definito: non si trattava semplicemente di una condanna storica, ma di una condanna storica con una funzione politica concreta. E che il fascismo meritasse quella condanna era fuor di dubbio, giacché, nonostante alcuni lasciti positivi (la Riforma Gentile, l’IRI), il suo principale lascito alla fine era stata una devastante sconfitta bellica e la sostanziale subordinazione dell’Italia agli USA (subordinazione che, peraltro, nel dopo guerra penalizzò soprattutto il Partito Comunista).

Già con gli anni ’80 l’anniversario della liberazione dal nazifascismo aveva preso una mera piega autocelebrativa per una classe politica che cominciava a risultare invisa a una parte significativa dei governati: a fronte di una fisiologica dissoluzione sia della realtà che della memoria del fascismo reale, l’antifascismo serviva sempre di più come esibizione retorica che avrebbe dovuto conferire credito morale ad un ceto politico cui tale credito veniva riconosciuto sempre meno.

A partire dagli anni ’90, con il crollo dell’URSS, la nascita dell’UE e il trionfo del modello neoliberale, l’antifascismo e le sue celebrazioni assunsero definitivamente un carattere museale. Il termine “fascismo” e “fascista” veniva ormai utilizzato come un generico insulto. Luciano Violante nel suo discorso di insediamento come presidente della Camera dei Deputati, nel 1996, chiese per la prima volta esplicitamente una riconciliazione nazionale tra chi, oramai mezzo secolo prima, si era trovato su fronti avversi (Resistenza partigiana e Repubblica Sociale Italiana).

Saker Italia Notizie
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Lukashenko sull'imminente apocalisse nucleare: "Gli americani vogliono prendere diversi piccioni con una fava: indebolire la Russia, sovraccaricare l'Europa e indebolirla. Ebbene, lì, nell'Oceano Pacifico, affrontano uno contro uno la Cina, coinvolgendo in questa lotta, prima di tutto, l'India, beh, l'Inghilterra, l'Australia, l'Ucraina e la Corea del Sud, contro la Cina.
Ma bisogna capire che la situazione richiede il controllo più stretto in tutti gli ambiti, da quello informativo a quello militare. Qualsiasi parola o movimento imprudente può portare a uno scontro armato aperto, fino all’uso di armi nucleari.
Sto parlando della fornitura di missili a lungo raggio senza condizioni. In precedenza, avevano fornito e almeno dichiarato pubblicamente di vietare agli ucraini di colpire il territorio della Russia e in parte della Bielorussia. Ora non condizionano più la fornitura di ATACMS e altre munizioni a lungo raggio. E se la situazione diventa minacciosa – prima di tutto, per la situazione interna della Russia – la Russia utilizzerà l’intero arsenale di cui dispone.
Sarà un'apocalisse. Tutto è pronto per questo. La NATO, ovviamente, su istigazione degli Stati Uniti, dichiara persistentemente la necessità di una militarizzazione intensiva dell’Europa. E non stiamo parlando di protezione, di respingere qualche tipo di aggressione. Per farvi capire, l'enfasi è sulla costruzione del colpo e del potenziale offensivo".

(Dimitry Smirnov)

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Multipolare News
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SONO PASSATI TANTI ANNI COSA È CAMBIATO?

Abbiamo detto che dovevamo dare al popolo ucraino la possibilità di difendersi e invece lo abbiamo usato per interesse (per lo più Anglosassone).
Lo abbiamo mandato al massacro e ridotto peggio di una colonia Africana. Neppure gli Inglesi (i più feroci colonizzatori) hanno mai fatto una cosa del genere.
Il tutto per far fare al popolo ucraino la guerra per procura contro la Russia, visto che la NATO non si è mai effettivamente messa in gioco e le sue tanto sbandierate super armi non hanno minimamente spostato l'equilibrio del conflitto.
I missili a lungo raggio ATACMS appena consegnati costringeranno i russi a spostare gli ucraini sempre più a ovest.

La superiorità militare NATO ormai è pura mitologia, mentre i paesi cosiddetti arretrati dell'Asia, hanno fatto passi da gigante. Hanno messo la freccia per il sorpasso.
Militare, tecnico, economico e perché no, alle fine anche sociale.

Nei paesi dove si cresce a ritmi importanti hai quelle libertà di agire che ormai da noi sono solo un lontano ricordo.
La vita sociale e il welfare sono in crescita esponenziale, ma soprattutto c’è uno stato che tiene conto dei suoi cittadini e non li spreme tutti i giorni come un limone ormai secco.

MA NON BISOGNA ABBATTERSI DOPO OGNI TEMPESTA TORNA IL SOLE.
E IL NOSTRO SOLE SONO LE NUOVE GENERAZIONI, CHE RIPORTERANNO LA PRIMAVERA PER UN NUOVO MONDO CHE È ALLE PORTE E CHE DEVE RISPETTARE LE ESIGENZE DI TUTTI SOPRATTUTTO GLI ALTRI POPOLI. SENZA PIÙ SERVI DELLA GLEBA, COME ORMAI SONO RIDOTTI E UMILIATI I NOSTRI GOVERNANTI.

UN NUOVO MONDO MULTIPOLARE

MOMO

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"In caso di comparsa di armi nucleari americane sul territorio polacco, gli oggetti corrispondenti entreranno immediatamente nell'elenco degli obiettivi legittimi da distruggere in una situazione di conflitto militare diretto con la NATO".

Rappresentante ufficiale del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova.

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La terza ROMA
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Nel frattempo nella direzione di Avdeveeka, dopo la conquista di Ocheretino e della vicina Novobakhmutovka, l' esercito russo ha preso il controllo di Solovyevo.

❗A piccoli passi la Russia sta completando la liberazione della provincia di Donetsk.

https://t.me/terzaroma
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Florian Philippot leader del partito Les Patriotes: Un'informazione che vi fornisco in esclusiva. Il 17 maggio, presso il tribunale di Liegi, Ursula von der Leyen è convocata per la vicenda degli SMS da lei scambiati con il capo della Pfizer. Sono stato convocato lo stesso giorno, perché ho presentato una denuncia penale l'estate scorsa! E ci siamo, l'indagine ha fatto ENORMI PROGRESSI. Ci sono già 1.800 pagine di istruttoria! Sono già stato contattato dall'avvocato di Ursula von der Leyen che mi ha chiesto quali fossero le mie intenzioni!

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Ambasciata Russa in Italia/Посольство РФ в Италии
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🇷🇺🇮🇹L’Ambasciata della Russia in Italia si unisce alle celebrazioni della Festa della Liberazione!

Al movimento di liberazione dell’Italia dal nazifascismo dettero il loro contributo anche 5000 partigiani sovietici che, per volere del fato, si trovavano nella Penisola.

La fratellanza tra i partigiani sovietici e italiani e la loro lotta comune unirono il popolo sovietico e quello italiano nella battaglia contro il fascismo e il nazismo.

La famosa canzone “Bella, ciao” che rappresenta uno dei simboli della Liberazione, è brillantemente eseguita da Muslim Magomayev, celebre artista del popolo dell’URSS, al cui nome è intitolata la sala concerti del Crocus City Hall, colpita selvaggiamente dai terroristi islamici con il coinvolgimento dei nazisti ucraini.

©️📷 Российское историческое общество
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