Leggo chi non è andato a votare si dovrebbe vergognare...
L'unico momento storico in Italia dove sono stati dati i diritti ai lavoratori è stato durante il fascismo. Contratti di lavoro a 40 ore, pensione, tredicesima e tutele... Il massimo apice è stato ottenuto durante la Repubblica sociale italiana, quando con la socializzazione delle imprese, gli utili delle imprese, venivano distribuiti anche ai lavoratori.
Con l'arresa e la conseguente sudditanza all'America, tutti quei diritti a cominciare dalla socializzazione delle imprese, sono stati a poco a poco tolti. Il popolo ha scelto di essere antifascista.
Un referendum truccato, ha trasformato l'Italia in Repubblica delle banane.
La sinistra che oggi chiede il referendum, è la stessa che ha cancellato l'articolo 18.
Il diritto di voto alle donne, è stato dato in un momento storico in cui alla sinistra serviva un nuovo elettorato. Oggi la stessa sinistra vuole dare la cittadinanza agli immigrati, perché vuole un nuovo bacino voti. Io ti faccio votare, tu mi voti... Io ti do la cittadinanza e tu mi sei grato e mi voti, si chiama politica clientelare. Un po' come quelli che promettono posti di lavoro, redditi di magnacceria, o legalizzare la droga per farsi un bacino voti.
Durante la pandemenza, noi non avevamo diritto al lavoro se non partecipavamo alla sperimentazione ed i sindacati sono rimasti muti. Come sono rimasti muti, tutti quelli che oggi si indignano.
Se un impiegato è valido, il datore di lavoro non ha nessun motivo per licenziarlo, visto la carenza di persone abili e competenti a lavoro. Se un impiegato non può fare a meno di smanettare con il cellulare, fumare un pacco di sigarette durante le ore di lavoro, chiaccherare e non produrre, il licenziamento lo merita. Si chiama meritocrazia, io imprenditore compro il tuo tempo, e durante quelle ore devi svolgere quelle mansioni pattuite.
Salutatemi Landini, Conte, il PD e tutti i ritardati che ci vanno dietro.